Il film racconta gli eventi avvenuti durante la battaglia di Capo Artemisio tra Greci e Persiani, svoltasi negli stessi giorni della battaglia delle Termopili. Fra i protagonisti della trama vi sono lo stratego ateniese Temistocle e la regina di Caria Artemisia I, alleata di Serse I di Persia.La Battaglia di Capo Artemisio fu una battaglia navale che deve essere considerata come il fronte marino della battaglia delle Termopili, perché gli avvenimenti di una condizionavano le scelte dell'altra. La battaglia fu combattuta tra la flotta delle città-stato greche ed i Persiani, durante quella che viene definita la seconda guerra persiana.
Antecedenti
Per approfondire, vedi Guerre persiane e Seconda guerra persiana. |
Preparativi
Secondo i dati presenti in Erodoto, i Greci schieravano una flotta di 271 navi (triremi), più nove pentecòntori (7 dei locresi e 2 provenienti da Ceo), così suddivise:Città | Numero di triremi |
---|---|
Atene | 127[1] |
Corinto | 40 |
Megara | 20 |
Calcide | 20[2] |
Egina | 18 |
Sicione | 12 |
Sparta | 10 |
Epidauro | 8 |
Eretria | 7 |
Trezene | 5 |
Styra | 2 |
Ceo | 2 |
Totale | 271 |
La flotta dei Persiani, sempre secondo Erodoto, era invece formata da 1207 triremi così suddivise:
Città | Numero di triremi |
---|---|
Fenicia e Siria | 300 |
Egitto | 200 |
Cipro | 150 |
Cilicia | 100 |
Ionia | 100 |
Ellesponto | 100 |
Caria | 70 |
Eolide | 60 |
Licia | 50 |
Dori d’Asia | 30 |
Panfilia | 30 |
Isole dell'Egeo | 17 |
Totale | 1207 |
Quasi sicuramente il numero di navi persiane indicato da Erodoto è esagerato, e durante la battaglia del capo Artemisio i Persiani poterono probabilmente schierare una flotta di circa 500 navi (la flotta persiana aveva anche subito perdite a causa di una precedente tempesta).
La battaglia
Artemisia, l'unica donna al comando di cinque navi persiane contro i greci. |
La tattica imposta dagli ateniesi prevedeva di trattenere i nemici via terra alle Termopili e di dare battaglia via mare, permettendo alle poleis di allestire un più vasto esercito e all'isola di Eubea di venir evacuata. I Persiani nel frattempo, avevano mandato 200 navi a circumnavigare l’isola, sperando di poter prendere i Greci alle spalle e intrappolarli nello stretto. Ma i Greci vennero presto informati di questo da Scillia di Scione, un disertore persiano e decidono di attaccare in anticipo la flotta principale prima di cadere nell'accerchiamento.
« Gli altri soldati di Serse e i comandanti, vedendoli attaccare con poche navi, li giudicarono pazzi completi e si spinsero verso il largo persuasi di catturarli facilmente, un'aspettativa senz'altro ragionevole, giacché vedevano che le navi greche erano poche mentre le loro erano superiori di numero e tenevano meglio il mare. Convinti di questo, le circondarono. [...] I Greci al primo segnale opposero ai barbari le prue e accostarono una all'altra le poppe; poi al secondo segnale passarono all'attacco, benché fossero chiusi in poco spazio e schierati faccia a faccia. Catturarono allora trenta navi barbare. » |
(Erodoto, Storie VIII, 10-11) |
Intanto le 200 navi persiane che stavano facendo il periplo di Eubea, incontrarono una violenta tempesta che le scaraventò contro gli scogli distruggendole. Il giorno seguente arrivarono 53 navi ateniesi in aiuto, insieme alla notizia dell’affondamento delle 200 navi persiane. Venne quindi deciso di portare un nuovo attacco alla flotta persiana, ma non accadde nulla di determinante e solo alcune navi della Cilicia furono affondate dai Greci.
Il terzo giorno (l’11 agosto secondo la tradizione) i Persiani passarono al contrattacco formando un semicerchio nel tentativo d'intrappolare la flotta greca fuori dall’Artemisio. Questa fu una mossa errata, in quanto le grandi e lente navi persiane non potevano manovrare nello stretto e una grande parte della flotta persiana fu distrutta dalle più piccole e agili navi greche. Fra i nemici si distinse la divisione degli egiziani, che catturarono cinque navi greche complete di equipaggio, mentre da parte greca l’ateniese Clinia, padre di Alcibiade, affondò da solo, al comando della propria nave e di duecento uomini, moltissime navi persiane. Tuttavia, anche la flotta greca subì ingenti perdite; secondo le annotazioni di Erodoto, circa la metà della flotta ateniese fu distrutta o danneggiata pesantemente.
Conclusione
I Greci stavano allora discutendo se ritirarsi o meno, quando giunse la notizia che Leonida era morto e i Persiani si riversavano verso Atene. Subito venne dato l’ordine di ritirarsi e la flotta si diresse verso sud, lungo il litorale di Eubea. Durante la ritirata, Temistocle lasciò messaggi per i contingenti ionici della flotta persiana, esortandoli a tradire i Persiani per la causa greca. Nel frattempo i Persiani saccheggiarono Artemisio e gli ateniesi, guidati da Temistocle, si diressero verso l’isola di Salamina prima che Serse catturasse la città di Atene. Un mese dopo verrà combattuta la decisiva battaglia di Salamina.Anche se si ritiene, quasi all'unanimità, che la battaglia all'Artemisio si sia conclusa senza vincitori né vinti, i Persiani persero sicuramente molte più navi degli alleati greci.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.