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venerdì 5 luglio 2019

Canti del Maggio , musica e storia locale contadina





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Canti del Maggio


I canti del maggio sono le canzoni, rimeggiate e musicate durante il Calendimaggio dai maggerini, sotto le case e per le vie di alcuni paesi italiani dell'alta Toscana, Liguria, Piemonte, Emilia, Umbria e della zona delle Quattro province, nella notte tra il 30 aprile ed il primo Maggio. Sono canti in lingua italiana, con più o meno leggere inflessioni dialettali e sono caratterizzate da un'andatura allegra e gioiosa. Infatti esse sono il benvenuto alla bella stagione, dopo il lungo inverno. I canti sono accompagnati dalla musica: stornelli, sonetti e tresche suonati con chitarre, violini, strumenti ad ancia, piccole percussioni e strumenti ritmici, che comunque non coprano la voce, ora in coro, ora in solo, che canta il maggio.
I temi dei canti sono svariati: la natura, la primavera e le stagioni, dionisio e l'allegria in sé e anche un eros velato in serenate dolci e anche maliziose. Esse sono un'allegoria della vita, della rinascita e dell'allegria, ad imitazione dell'arrivo della bella stagione.

Diffusione e origini

La diffusione territoriale dei canti del maggio è come accennato più accentuata in Toscana, Liguria ed Emilia occidentale. Sono diffusi comunque anche in tutta l'Italia centro-settentrionale.
La celebrazione del cambiamento delle stagioni in queste zone ha origini remote. Gli antichi celti, etruschi e liguri, celebravano nel periodo di maggio Beltaine e più in generale ogni passaggio e cambiamento importante stagionale, come l'arrivo dell'inverno (circa il 31 ottobre) l'estate (circa il 1º agosto). Oppure gli equinozi ed i solstizi, ma anche momenti legati all'agricoltura.

Ricerca e musica folk

È in atto un lavoro di recupero di queste canzoni da parte di musicisti come Riccardo Tesi e Maurizio Geri, che perseguono un lavoro di ricerca etnografica come quello eseguito da Sergio Gargini. Sulle orme di Caterina Bueno, hanno cercato di proporre questi canti al grande pubblico, per dare ad essi il giusto merito, in quanto costituiscono un interessante patrimonio culturale, per i contenuti e per la varietà di stili metrici. Un interesse crescente verso queste canzoni anche dai musicisti folk, come il Collettivo Folcloristico Montano della Montagna pistoiese.

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