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venerdì 15 ottobre 2021

Green Pass come tessera del Fascismo?

 

Da molti viene considerato il Green Pass come la nuova tessera fascista; senza non si lavora. Come funzionava la tessera fascista soprannominata "tessera del pane"?
 
 
storiedipianura.it

Le Tessere del Fascismo



Tessera Partito Nazionale Fascista

In questo periodo, nel quale le parole "fascismo" e "antifascismo" sembrano essere tornate sulla bocca di molti, ho sentito la necessità di creare un altro ponte col passato, analizzando alcune tessere del P.N.F. (Partito Nazionale Fascista) e del C.F.A. (Confederazione Fascista degli Agricoltori) conservate presso l'Archivio Ziosi.

Per comprendere il ruolo che il tesseramento aveva nella politica avviata dal regime, è utile fare qualche premessa storica (che invito comunque ad approfondire nei link indicati a fondo dell'articolo).

La costituzione nel 1921 del Partito Nazionale Fascista da parte di Mussolini fu preceduta da una serie di passaggi che ebbero il potere di portare gradualmente un uomo, con una schiera di pochi fedelissimi, a prendere in mano le redini di un intero Paese, servendosi prima di tutto del malcontento verso la classe dirigente creatosi nel primo dopoguerra.

Tessera Confederazione Fascista Agricoltori 

Una volta instaurata la dittatura fascista nel 1925, il partito varò le "leggi fascistissime", tra le quali ricordiamo lo scioglimento di tutti i movimenti politici ad eccezione del fascismo, l'abolizione della libertà di parola e di libera associazione, la censura della stampa, il ripristino della pena di morte, le elezioni plebiscitarie, l'abolizione dei sindacati e del diritto di sciopero. Con il consolidamento del regime fascista e nell'ambito della politica agraria messa in atto dallo stesso, anche la Confederazione Fascista degli Agricoltori passò direttamente alle dipendenze del P.N.F.


Non è difficile comprendere quale serrata presa di potere il partito esercitò fino al 1943 sul popolo italiano, con tutti i mezzi che una politica oramai corrotta e violenta poteva offrire. In questo clima di grande irrequietezza politica, il tesseramento, da mezzo di autofinanziamento per la Direzione Nazionale, le Federazioni ed i Fasci di Combattimento, divenne ben presto anche uno dei metodi più efficaci per controllare, inquadrare ed assoggettare le masse. La tessera del PNF venne soprannominata "Tessera del Pane" per l'importanza che assunse in uno degli aspetti più importanti della vita sociale del Paese: il lavoro.


Si pensi che le iscrizioni al Partito aumentarono a dismisura quando, il 29 marzo 1928, si decise che gli iscritti al P.N.F. avrebbero avuto la precedenza nelle liste di collocamento (più antica era l'affiliazione, più si "scalavano" le graduatorie). Nel 1930, il tesseramento da almeno 5 anni divenne requisito fondamentale per ricoprire incarichi scolastici di alto livello (presidi e rettori) e dal 1933 per il concorso a pubblici uffici. La tessera divenne poi obbligatoria nel 1937 per ricoprire qualsiasi incarico pubblico.

Dal 1938, la mancanza di iscrizione al partito comportava l'impossibilità di accesso al lavoro e pesanti sanzioni per quegli imprenditori che decidessero di assumere un dipendente che ne era sprovvisto. Questo fu la causa dei flussi migratori di quanti per motivi politici non volevano allinearsi al regime ma dovevano mantenere una famiglia, ma paradossalmente anche di iscrizioni al partito da parte di quanti erano sostanziamente indifferenti alle ideologie politiche fasciste.

Le tessere del partito o delle confederazioni si presentano stampate su cartoncino recante sulla copertina un disegno simbolico e sul retro o all'interno i dati del tesserato ed i timbri della Federazione o del Fascio di appartenenza.


Dal 1927 all'interno viene aggiunto il giuramento al P.N.F. dell'iscritto:
"Giuro di eseguire senza discutere gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col mio sangue, la causa della Rivoluzione Fascista". Formula che cambiò nel 1933 con: "Nel nome di Dio e dell'Italia giuro di eseguire senza discutere gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col mio sangue, la causa della Rivoluzione Fascista".

Nell'ultima pagina di copertina sono stampati gli spazi per i rinnovi, mensili o annuali. La suddivisione dei mesi sarà Gennaio-Dicembre fino al 1929; dal 1930 sulla tessera l'anno diventerà quello dell'Era Fascista, con la divisione dei mesi da Novembre a Ottobre. Questi elementi storici sono importanti per comprendere in quale clima e con quale gradualità un regime ed una dittatura possano svilupparsi e prendere il potere.


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