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giovedì 22 dicembre 2016

Nativity (film e storia della nascita di Gesù)


AUGURI DI BUON NATALE !

Mysterium





Nativity



Nativity (The Nativity Story) è un film del 2006 diretto da Catherine Hardwicke.
È uscito in contemporanea nella sale di tutto il mondo il 1º dicembre 2006.
È stato girato a Matera e Craco, in Basilicata, a Ouarzazate (Marocco) e negli studi di Cinecittà a Roma.

Trama

A Nazaret, città oppressa dalle tasse emesse dal re Erode, all'adolescente Maria viene detto dai genitori che è stata promessa in sposa ad un uomo di nome Giuseppe. Angosciata all'idea di sposare un uomo che non conosce e non ama, Maria si rifugia in un antico oliveto per raccogliere i propri pensieri. Qui riceve la visita dell'arcangelo Gabriele che le dice che è stata scelta da Dio per partorire il suo unico figlio, e dargli il nome Gesù e che questo sarà il Salvatore del suo popolo.
Intanto dalla Persia, un gruppo di uomini, i magi, sta studiando la stessa profezia, e Melchiorre convince gli altri due Re Magi ad intraprendere il viaggio verso la Giudea, seguendo la 'stella'. Dopo un periodo trascorso con la cugina Elisabetta, anche lei incinta, Maria torna a Nazaret e rivela la propria gravidanza. Allo sconcerto iniziale fa seguito la comprensione.
Quando Erode ordina a tutti gli uomini di tornare nelle città natali per un censimento che dovrebbe permettergli di identificare il messia, Giuseppe e Maria cominciano il viaggio per tornare a Betlemme. Arrivano quando Maria accusa le doglie del parto. Cercato invano un alloggio, si sistemano in una stalla, dove di lì a poco giungono anche i Magi. Il Re dei re nasce nel più umile dei luoghi. Erode vuole uccidere questo "messia" e ordina l'infanticidio di tutti i neonati di Betlemme. Giuseppe e Maria fuggono in Egitto e, quando re Erode muore ucciso dal figlio, torneranno sani e salvi in Palestina, crescendo Gesù a Nazaret.

Curiosità

Durante le riprese del film, Keisha Castle-Hughes era incinta, è ciò suscitò l'interesse della stampa e dei vari media. Il film contiene due errori storici: il primo è il censimento, che fu ordinato dal governatore romano Quirino e non da Erode, il secondo è la morte di Erode, che non avvenne per mano del figlio ma per malattia.


LINK DI APPROFONDIMENTO:

La nascita di Gesù descritta da Matteo e Luca



 
it.wikipedia.org

Oh Holy Night

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Minuit, chrétiens, nella versione inglese O Holy Night, è un canto natalizio composto da Adolphe Adam nel 1847 con parole di Placide Cappeau. È conosciuto anche come Cantique de Noël.
Nel canto viene richiamata la nascita di Gesù Bambino. Venne tradotto in inglese, nel 1855, dal ministro unitario John Sullivan Dwight.
Si noti il riferimento abolizionista nella terza strofa (For the slave is our brother "poiché lo schiavo è nostro fratello"). "Oh Holy Night" potrebbe essere stato il primo pezzo di musica ad essere trasmesso via radio.

Registrazioni

Il canto è stato registrato da innumerevoli artisti, tra cui José Feliciano, Renata Tebaldi, Jussi Björling (O helga natt), Plácido Domingo, Rosemary Clooney e George Michael (duetto), Aretha Franklin, Luciano Pavarotti, Whitney Houston, Christina Aguilera, Céline Dion, Michael Bolton, Jon Anderson, Nana Mouskouri, Jim Nabors, David Phelps, Charlotte Church, Lonestar, Avril Lavigne, Aled Jones, Linda Eder, Jewel, Glenn Medeiros, Clay Aiken, Josh Groban, Sufjan Stevens, Taylor Swift, Lea Michele e Ted Neeley.
È stato cantato anche dal personaggio di Eric Cartman di Trey Parker in un episodio sul tema del Natale della serie animata South Park; i fan furono così divertiti che questa registrazione è spesso trasmessa per radio, intorno al periodo natalizio.
La versione di Mariah Carey di "Oh Holy Night" venne registrata per il suo quinto album Merry Christmas, del 1994, pubblicato dalla Columbia Records. Riprodotto e arranggiato anche con Walter Afanasieff, venne pubblicato come il quinto singolo dall'album del 1996, ma fu una pubblicazione trasmessa solo via radio. Per la pubblicazione originale della canzone, non venne girato nessun video musicale. Nel 2000, Carey ha ripubblicato la canzone con nuovi live vocali. Venne creato, per questa versione, un video che mostra Carey, in un abito rosso, che canta con un coro di una chiesa. Diretto da Sanaa Hamri, il video è incluso sul Doppio CD della ripubblicazione di Merry Christmas. La versione indie-folk di Sufjan Stevens è invece contenuta nell'album Ding Dong! Songs for Christmas vol. 3 del 2006.
Una versione di "Oh Holy Night" è stata anche eseguita varie volte in live dalla band progressive metal statunitense dei Dream Theater. Essa è riportata su alcuni dei bootleg consegnati dalla band ai membri del fanclub.
Alicia Keys ha eseguito una sua versione voce e piano live della canzone. È stata inoltre interpretata da David Phelps durante un concerto.
Nel 2009 il brano è stato inciso da Cristina D'Avena per il suo CD Magia di Natale (la cantante riproporrà questa sua interpretazione anche nell'edizione deluxe dell'album, pubblicata nel 2014). Sempre nel 2009 Andrea Bocelli l'ha registrato nel suo album My Christmas come Cantique de Noël.
Nel dicembre 2011 è uscita una versione in chiave rock della pop-punk band statunitense Hey Monday inclusa nel loro Christmas EP.
Nel 2012 è uscita una versione pop di Elisabetta Viviani (con testo italiano, adattamento e arrangiamento di Gerardo Tarallo); nello stesso anno Claudio Baglioni ha inserito il brano nell'album Un piccolo Natale in più.
Nel 2013, il cantante Valerio Scanu, ha inciso il brano per il suo primo album dal vivo, "Valerio Scanu Live in Roma".
Nel 2014 Ted Neeley ne ha dato una sua versione nell'album "Rock Opera".

Testo

Versione francese originale
Minuit ! Chrétiens, c'est l'heure solennelle
Où l'homme Dieu descendit jusqu'à nous,
Pour effacer la tache originelle
Et de son Père arrêter le courroux :
Le monde entier tressaille d'espérance
À cette nuit qui lui donne un Sauveur
Peuple, à genoux attends ta délivrance,
Noël ! Noël ! Voici le Rédempteur !
Noël ! Noël ! Voici le Rédempteur !
De notre foi que la lumière ardente
Nous guide tous au berceau de l'enfant
Comme autrefois, une étoile brillante
Y conduisit les chefs de l'Orient
Le Roi des Rois naît dans une humble crèche,
Puissants du jour fiers de votre grandeur,
Ah ! votre orgueil c'est de là qu'un Dieu prêche,
Courbez vos fronts devant le Rédempteur !
Courbez vos fronts devant le Rédempteur !
Le Rédempteur a brisé toute entrave,
La terre est libre et le ciel est ouvert
Il voit un frère où n'était qu'un esclave
L'amour unit ceux qu'enchaînait le fer,
Qui lui dira notre reconnaissance ?
C'est pour nous tous qu'Il naît, qu'Il souffre et meurt :
Peuple, debout ! chante ta délivrance,
Noël ! Noël ! chantons le Rédempteur !
Noël ! Noël ! chantons le Rédempteur !
Versione inglese 1
Oh holy night! The stars are brightly shining,
It is the night of the dear Savior's birth.
Long lay the world in sin and error pining,
Till he appear'd and the soul felt its worth.
A thrill of hope the weary world rejoices,
For yonder breaks a new and glorious morn.
Fall on your knees! Oh, hear the angel voices!
Oh night divine, Oh night when Christ was born;
Oh night divine, Oh night divine.
Led by the light of Faith serenely beaming,
With glowing hearts by His cradle we stand.
So led by light of a star sweetly gleaming,
Here come the Wise Men from Orient land.
The King of Kings lay thus in lowly manger;
In all our trials born to be our friend.
He knows our need, our weakness is no stranger,
Behold your King! Before him lowly bend!
Behold your King, Behold your King.
Truly He taught us to love one another;
His law is love and His gospel is peace.
Chains shall He break for the slave is our brother;
And in His name all oppression shall cease.
Sweet hymns of joy in grateful chorus raise we,
Let all within us praise His holy name.
Christ is the Lord! O praise His Name forever,
His power and glory evermore proclaim.
His power and glory evermore proclaim.
Versione in italiano di Renato Tagliabue
Santo Natale, o giorno solenne:
il Dio potente è disceso tra noi.
Umile e povero è nato da donna
in una grotta su un poco di fien!
il mondo intero trasale di gioia,
silente si accosta al grande mistero.
Prostrati e adora! È nato il Salvatore!
O notte divina, è nato il Salvator!
O notte divina è nato il Salvator!
O Notte beata, è nato il Salvator!
Luce radiosa che illumini il mondo
rischiara il buio dei nostri cuori!
Fa' che possiamo vedere il tuo volto
nell'infelice e nel povero.
Così come i Magi, seguendo la stella,
poteron vedere il tuo volto, Gesù,
donaci la luce! Rivela-ci il tuo amore!
O notte divina, è nato il Salvator!
O notte divina è nato il Salvator!
O Notte beata, è nato il Salvator!
Versione inglese 2
O! Holy night! The stars are brightly shining;
It is the Eve of our dear Saviour's birth.
Long lay the world in sin and error, longing
For His appearance, then the Spirit felt its worth.
A thrill of hope; the weary world rejoices,
For yonder breaks a new and glorious morn.
Fall on your knees! Oh, hear the angel voices!
O night divine, the night when Christ was Born;
O night, O holy night, O night divine!
O night, O holy night, O night divine!
Led by the light of faith serenely beaming,
With glowing hearts by His cradle we stand.
O'er the world a star is sweetly gleaming,
And come now, Shepherds, from your quiet flocks.
The Son of God lay thus w'thin lowly manger;
In all our trials born to be our Lord.
He knows our need, our weakness never lasting,
Behold your King! Before him lowly bend!
Behold your King! Before him lowly bend!
Truly He taught us to love one another,
His law is love and His gospel is peace.
Long live His truth, and may it last forever,
For in His name all the world shall have peace.
Sweet hymns of joy in grateful chorus raise we,
With all our hearts we praise His holy name.
Christ is the Lord! Then ever, ever praise we,
His power and glory ever more proclaim!
His power and glory ever more proclaim!
Nota: il secondo e il terzo ritornello sono spesso sostituiti con un ritornello del primo.





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Josh Groban

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Joshua Winslow "Josh" Groban (Los Angeles, 27 febbraio 1981) è un cantautore, produttore discografico e attore statunitense.
Artista poliedrico conosciuto per la sua voce da baritono, i suoi primi quattro album in studio sono stati certificati multi-platino negli Stati Uniti e, ad oggi, le vendite complessive dei suoi dischi ammontano a più di 25 milioni in tutto il mondo.
Canta in inglese, italiano, spagnolo, francese e portoghese.
Nel 2016 debutta come artista teatrale a Broadway nel musical Natasha, Pierre & The Great Comet of 1812, basato su alcuni capitoli di Guerra e Pace. Lo spettacolo viene accolto eccellentemente da pubblico e critica che definisce Groban "non solo adeguato, assolutamente meraviglioso"[1].

Biografia

La famiglia di Groban è composta da sua madre Lindy, insegnante di scuola, e dal padre Jack Groban, un uomo d'affari ebreo discendente da immigrati provenienti dalla Polonia e dalla Russia. Entrambi i genitori sono episcopaliani. Il fratello minore, Chris, è nato invece nel giorno del quarto compleanno di Josh.
Groban cantò per la prima volta in pubblico all'età di 13 anni, in seconda media, quando la sua insegnante di musica lo scelse per cantare un assolo di "S'wonderful" durante uno spettacolo scolastico. In un primo momento Josh concentrò i suoi studi principalmente sulla recitazione.
Tra il 1997 e il 1998 Groban frequentò l'Interlochen Arts Program specializzandosi nel teatro musicale ed iniziando a prendere lezioni di canto. Si laureò poi nel 1999 presso la Los Angeles County High School for the Arts. Fu ammesso anche alla Carnegie Mellon University con l'intento di proseguire gli studi di recitazione, ma lasciò in seguito al contratto offertogli dalla Warner Bros, scegliendo in un primo momento di dedicarsi completamente alla carriera di cantante.

Carriera

1997 - 2001: il debutto - Josh Groban[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine del 1998, Seth Riggs, vocal coach di Groban, lo presentò a David Foster e al suo futuro manager Brian Avnet. Foster, rimasto colpito dal talento del diciassettenne, nei mesi successivi lo fece esibire nelle prove di alcuni eventi di alto livello: alle prove dei Grammy Awards del 1999 duettò con Céline Dion in The Prayer, come sostituto di Andrea Bocelli; fu impiegato anche nelle prove della cerimonia di insediamento di Gray Davis quale governatore della California nel gennaio del 1999.
Groban firmò così, attraverso la 143 Records, il suo primo contratto discografico con la Warner Bros. Records.
Tra le altre collaborazioni importanti, accompagnò Sarah Brightman nel tour 2000-2001 La Luna e registrò la canzone For Always assieme a Lara Fabian, inserita nella colonna sonora del film A.I. - Intelligenza Artificiale (2001).
Nel maggio del 2001, Groban interpretò il ruolo di Malcolm Wyatt nel finale stagionale della serie televisiva Ally McBeal, eseguendo You're Still You. Secondo le intenzioni iniziali del creatore della serie David E. Kelley, si doveva trattare di una sola apparizione, ma visto il gradimento del pubblico fu chiesto a Groban di interpretare Malcolm Wyatt anche nella stagione successiva e cantare To Where You Are nella puntata in onore ai morti dell'11 settembre.
L'omonimo e primo album di debutto, Josh Groban, fu rilasciato il 20 novembre 2001, ottenne un enorme consenso dal pubblico certificandosi prima Disco d'oro ed in seguito doppio Disco di platino negli Stati Uniti.

2002 - 2005: Closer

Il 24 febbraio 2002 Groban eseguì The Prayer con Charlotte Church nella cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici invernali di Salt Lake City e, nel mese di novembre, andò in onda sul Public Broadcasting Service (PBS) lo speciale a lui dedicato Josh Groban In Concert.
Nel dicembre 2002, ha eseguito To Where You Are e The Prayer in duetto con Sissel Kyrkjebø al concerto per il Premio Nobel per la Pace ad Oslo. Fu poi anche chiamato ad esibirsi insieme ai The Corrs, Ronan Keating, Sting, Lionel Richie ed altri al concerto di Natale in Vaticano.
L'11 novembre 2003 venne pubblicato il suo secondo album Closer che raggiunge la prima posizione nella classifica Billboard 200 e la seconda nelle Canadian Albums Chart e VG-lista (Norvegia). Il singolo traino è Oceano, cover in italiano di Lisa che per ben 19 settimane tocca il vertice della classifica dei singoli negli Stati Uniti e fa vendere all'intero album oltre 6 milioni di copie. Grande successo anche per la cover di You raise me up che ottiene milioni di visualizzazioni su Youtube. Come il precedente, l'album è prodotto da David Foster, pubblicato dalla 143 Records e distribuito dalla Warner Music. Nel disco anche Alla luce del sole scritta appositamente da Maurizio Fabrizio, altro autore italiano.
Nello stesso anno partecipa assieme ad altri artisti come Céline Dion, Nick Carter, Enrique Iglesias al World children's day sponsorizzato da McDonald's interpretando Aren't they all our children.
Il 30 novembre 2004 uscì il suo secondo DVD Live At The Greek, registrato dal vivo al Greek Theater di Los Angeles. Su PBS venne trasmesso un altro speciale Great Performances. Agli MTV Music Awards, dove candidato per il miglior cantante maschio nella categoria pop, premio vinto poi da Usher, cantò Remember When It Rained.
Nel 2005 interpreta il brano Believe nella colonna sonora di The Polar Express di Robert Zemeckis. Il brano è candidato all'Oscar nel 2006 e, durante la celebrazione, Groban lo interpreta in duetto con Beyoncé.

2005 - 10: Awake e Nöel

Il 4 settembre 2006 il sito web AOL Music mette in ascolto, in anteprima mondiale, il nuovo singolo di Josh, You Are Loved (Don't Give Up), tratto dal nuovo album in uscita il 7 novembre 2006. In questo album che raggiunge la prima posizione nella Canadian Albums Chart e la seconda nella Billboard 200, dal titolo Awake, Groban collabora anche con la cantante e compositrice Imogen Heap nel singolo Now or Never. Esegue anche due tracce con il gruppo sud africano Ladysmith Black Mambazo, per i singoli Lullaby e Weeping. Il tour mondiale per l'album Awake coinvolge 71 città tra febbraio e agosto 2007, e in Australia e nelle Filippine ha come ospite speciale nell'ottobre del 2007 Lani Misalucha. Eseguì poi un duetto con Barbra Streisand (All I Know of Love) e con Mireille Mathieu (Over the Rainbow).
L'album viene certificato doppio disco di platino arrivando a vendere più di due milioni di copie.
In quegli anni Groban rivela di voler riprendere e approfondire la sua carriera di attore, sognando un debutto a Broadway (sogno realizzato nel 2016).

Il successo di Nöel

Nel giugno 2007, Groban registra un album natalizio a Londra con la London Symphony Orchestra e il Magdalen College di Oxford, che debutta il 9 ottobre 2007 con il titolo Nöel. L'album ha avuto un enorme successo in America rompendo numerosi record per gli album di Natale, diventando anche l'album più venduto del 2007 in sole 10 settimane di uscita, vendendo 3,5 milioni e raggiungendo la prima posizione nelle Billboard 200 e Canadian Albums Chart e la terza nella VG-lista (Norvegia). Per questo disco Groban riceve una nomination ai 2008 Juno Award e, ad oggi, le copie vendute sono più di 5,8 milioni in tutto il mondo.
Performances
- In collaborazione con il cantante francese Charles Aznavour registra il duetto La Bohème, in inglese e francese. Il duetto è entrato poi a far parte del nuovo disco di Aznavour, intitolato Duets.
- Il 1º luglio 2007 Groban si esibisce con Sarah Brightman al concerto per Diana al Wembley Stadium; l'evento fu trasmesso in 500 milioni di case e in 140 città.
- Il 23 agosto 2007 Groban esegue "You Raise Me Up" nell'episodio 14 del talent show Last Choir Standing.
- Il 10 febbraio 2008 si esibisce ai Grammy Awards 2008 con Andrea Bocelli in un tributo a Luciano Pavarotti.
- Il 15 luglio 2008, esegue "God Bless America" durante il settimo inning del 79º All-Star Game allo Yankee Stadium.
- Il 29 agosto 2008 appare nell'episodio finale del Charlotte Church Show per una breve intervista. Lo show finì con Groban che eseguì "The Prayer" con la conduttrice Charlotte Church.
-Il 21 settembre 2008 si esibisce alla 60ª edizione degli Emmy Awards eseguendo un medley comico di sigle Tv ben note.
- La domenica del 18 gennaio 2009 si esibisce alla Cerimonia Inaugurale per il Presidente, eseguendo "My Country 'Tis of Thee" in duetto con Heather Headley.
- Il 28 marzo 2009 esegue Bridge over Troubled Water insieme a Jordin Sparks per l'evento di carità Celebrity Fight Night.
- Il 14 settembre 2009 è apparso all'Oprah Winfrey Show. Due giorni dopo è apparso in Glee.

2010 - 2013: Illuminations e All That Echoses

L'8 settembre 2010, a quattro anni dall'ultimo lavoro discografico, ha pubblicato in esclusiva sul suo sito ufficiale il singolo Hidden Away[2], traccia d'apertura del suo nuovo album Illuminations uscito il 15 novembre 2010 negli Stati Uniti. In esclusiva e solo per chi ha acquistato il CD, scaricabile dal sito ufficiale con un ticket code, il cantante ha regalato una sua personale performance in live streaming sulla sua pagina personale della piattaforma Ustream. Groban ha scritto 11 delle 13 canzoni dell'album.
Il 12 dicembre 2012 l'artista ha pubblicato Brave, primo singolo estratto dell'album All That Echoes. L'album viene pubblicato negli USA il 4 febbraio 2013 dove ha raggiunto la prima posizione nella classifica Billboard 200.

2015 - oggi: Stages e debutto a Broadway

Nel mese di marzo 2015, la pagina Facebook di Josh Groban ha annunciato l'uscita di un nuovo album chiamato "Stages", una raccolta di cover dei più famosi pezzi dei musicals di Broadway.
Nel 2016 debutta finalmente a Broadway nel musical Natasha, Pierre & The Great Comet of 1812, basato su alcuni capitoli di Guerra e Pace.
Il musical viene accolto eccellentemente dal pubblico e dalla critica che definisce Groban "non solo adeguato, semplicemente meraviglioso" [3]



Josh Groban in concerto ad Atlantic City

Discografia

Album
Live
  • Josh Groban in Concert - 2002
  • Live at the Greek - 2004
  • Awake Live - 2007
Raccolte
  • With You - 2007
  • A Collection - 2008

Interpretazioni

  • Ally McBeal Season 4 Box Set 2 (DVD) - 2002 - Nell'episodio "The Wedding" Josh interpreta il ruolo di Malcom Wyatt ed esegue "You're Still You"
  • Ally McBeal Season 5 Box Set 1 (DVD) - 2003 - Nell'episodio "Nine One One" Josh interpreta il ruolo di Malcom Wyatt ed esegue "To Where You Are"
  • Glee Season 1 - 2009 - Episodio 3 "Acafellas" - Interpreta se stesso
  • Glee Season 1 - 2009 - Episodio 22 "Journey" - Interpreta se stesso
Partecipazioni
  • Sarah Brightman: La Luna (Live in Concert) (DVD) - 2001 - Duetto di "There for Me"
  • A.I. - Artificial Intelligence Oringinal Motion Picture Score - 2001 - Duetto di "For Always"
  • Enchantment - 2001 - Duetto di "The Prayer"
  • Prelude: The Best of Charlotte Church - 2002 - Duetto di "The Prayer"
  • Enchantment: Charlotte Church (DVD) - 2002 - Duetto di "Somewhere" e "The Prayer"
  • Duets: Barbara Streisand - 2002 - Duetto di "All I Know of Love"
  • Concert for World Childrens' Day (DVD) - 2003 - Eseguiti "Gira Con Me," "To Where You Are," "The Prayer" (duetto con Celine Dion), e "Aren't They All Our Children Anthem" as a cast.
  • Troy Soundtrack - 2004 - "Remember Me" con Tanja Tzarovska
Discografia da That Josh Groban Guy

Filmografia


Note

  1. ^ Charles Isherwood, Review: ‘Natasha, Pierre and the Great Comet of 1812,’ on the Heels of ‘Hamilton’, in The New York Times, 14 novembre 2016. URL consultato il 21 novembre 2016.
  2. ^ Download & Listen to "Hidden Away" | Official Josh Groban
  3. ^ Charles Isherwood, Review: ‘Natasha, Pierre and the Great Comet of 1812,’ on the Heels of ‘Hamilton’, in The New York Times, 14 novembre 2016. URL consultato il 21 novembre 2016.

Collegamenti esterni

sabato 19 novembre 2016

Film e storia : La verità negata



Basato sul famoso libro "Denial: Holocaust History on Trial" di Deborah E. Lipstadt, il film racconta della battaglia legale intrapresa dall'autrice, interpretata dal premio Oscar Rachel Weisz, contro il negazionista David Irving (Timothy Spall) che negava l'Olocausto e che citò la scrittrice in giudizio per diffamazione. Il sistema legale britannico prevede in questi casi che l'onere della prova spetti all'imputato; toccò quindi a Lipstadt e al suo gruppo di avvocati guidato da Richard Rampton (Tom Wilkinson) provare una verità fondamentale, ovvero che l'Olocausto, uno degli eventi più gravi e significativi del XX secolo, era tutt'altro che un'invenzione.

Il negazionismo è uno dei malanni del nostro tempo. Storici di parte che si arrampicano sugli specchi distorcendo i fatti a loro comodo avendo come discepoli quasi sempre neonazisti.
letteradonna.it
Deborah Lipstadt

La donna che dimostrò l’olocausto

Nelle sale italiane arriva La verità negata, il film che racconta il processo che vide contrapposti un negazionista e la storica Deborah Lipstadt. Ecco la sua storia.
Si intitola La verità negata il film che racconta le vicende della storica Deborah Lipstadt, studiosa che nel 1996 dovette difendersi in tribunale dalle accuse di diffamazione mosse dal negazionista dell’Olocausto David Irwing. La particolarità del sistema giudiziario britannico, però, imponeva proprio alla Lipstadt il cosiddetto onere della prova: insomma, doveva dimostrare che l’Olocausto era davvero accaduto, e che Irwing mentiva ignorando a bella posta le evidenze storiche. Un intrico giudiziario che è appunto il cuore pulsante del film con Rachel Weisz nei panni della storica e nelle sale italiane dal 17 novembre.

LA STORIA IN PRIMA PERSONA
Da una parte l’alterazione più bieca dei fatti, dall’altra la verità incontrovertibile della Storia, che Deborah Lipstadt ha studiato e difeso in decenni di carriera, per tutta la sua vita. Ebrea lei stessa, nata a New York da padre tedesco e  madre canadese, si è ritrovata a vivere la Storia in prima persona. Nel 1967 si trovava in Israele per un anno di college, proprio allo scoppio della Guerra dei sei giorni. Lipstadt è stata chiaramente sempre molto attenta alle proprie radici, cercando di coglierne origini e diramazioni. Ecco perché, dieci anni più tardi, tornata ormai da tempo a New York, conseguì un dottorato in storia ebraica.


IL LIBRO DELLA POLEMICA
Dopo aver insegnato nelle università per tanti anni, nel 1993 pubblicò un libro intitolato Denying the Holocaust: The Growing Assault on Truth and Memory. Un volume scritto per denunciare, una volta per tutte, la sistematicità con cui un numero crescente di sedicenti storici producevano mole di pagine per negare l’Olocausto. Fu proprio quel volume a scatenare David Irwing, che non sopportava di essere definito negazionista. Ma, alla fine, la corte non poté fare altro che dare ragione a Lipstadt e la reputazione di Irwing ricevette finalmente un duro colpo.


UN IMPEGNO SENZA FINE
Lipstadt ha raccontato i giorni del processo in un libro che è stato pubblicato anche in Italia: La verità negata. La mia battaglia in tribunale contro chi ha negato l’Olocausto (Mondadori, pp. 411, 17 euro). Proprio dal racconto di queste pagine è tratto il film. Quella, però, non è stata l’ultima battaglia di Lipstadt, che è sempre stata molto attenta a come si parla di Olocausto nei discorsi di politici e media. Nel 2007, ad esempio, ha accusato di ‘Negazionismo soft‘ «quei gruppi di persone che rifiutano di celebrare il Giorno della memoria a meno che non venga data uguale rilevanza ai pregiudizi anti-musulmani (concetto espresso riferendosi a un caso particolare, ma che non si applica solo ai musulmani, ndr)». Inoltre, nel 2011, ha condannato i politici israeliani americani che sono soliti usare l’idea di Olocausto per giustificare politiche contemporanee.




 
it.wikipedia.org

David Irving



David John Cawdell Irving

David John Cawdell Irving (Hutton, 24 marzo 1938) è un saggista britannico, specializzato nella storia militare della seconda guerra mondiale. È l'autore di una trentina di libri, tra cui Apocalisse a Dresda (1963), La guerra di Hitler (1977), La guerra di Churchill (1987).

La reputazione di Irving come storico è stata ampiamente screditata dopo lo scoppio di una violenta polemica con la storica statunitense Deborah Lipstadt, cui seguì una causa per diffamazione intentata nel 1996 da Irving stesso contro la Lipstadt e l'editore Penguin Books. Nella successiva sentenza - che rigettò la causa, dando torto a Irving - la corte osservò che Irving stesso era un "attivo negatore dell'Olocausto", antisemita e razzista, nonché "associato con degli estremisti di destra che promuovono il neonazismo"[1][2]. Il giudice affermò anche che Irving aveva "per le sue ragioni ideologiche continuativamente e deliberatamente manipolato e alterato l'evidenza storica"[1].

David Irving fu arrestato in Austria l'11 novembre 2005; il 20 febbraio 2006 fu riconosciuto colpevole da un tribunale per "aver glorificato ed essersi identificato con il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi", cosa che in Austria è punita, secondo la legge della Verbotsgesetz e in base a tale sentenza fu condannato a tre anni di reclusione. Dopo essere rimasto in carcere per 400 giorni (fino al 21 dicembre 2006), lo scrittore britannico fu scarcerato in seguito alla sentenza della Corte d'Appello.

Il negazionismo

Nel 1977 Irving pubblicò Hitler's War (tradotto in italiano nel 2001): uno studio sulla seconda guerra mondiale analizzata attraverso il punto di vista di Adolf Hitler. Grazie all'amicizia personale con alcuni reduci tedeschi o con le loro famiglie, Irving riuscì ad avere accesso a documenti fino a quel momento sconosciuti, quali memoriali o epistolari privati. Irving descrisse Hitler come un personaggio estremamente intelligente, versatile, razionale, il cui principale fine era quello di incrementare la prosperità e l'influenza della Germania in Europa e nel mondo. Rovesciando completamente le interpretazioni correnti, egli scaricò la responsabilità della guerra sui leader alleati, in particolare Winston Churchill, del quale criticò aspramente la testarda avversione nei confronti di una pace successiva alla Campagna di Polonia del settembre 1939.


Irving definì l'Operazione Barbarossa del 1941 come una "guerra preventiva", cui il dittatore tedesco sarebbe stato forzato per prevenire una probabile aggressione sovietica. Irving - all'epoca non ancora approdato al negazionismo dell'Olocausto - affermò che il Führer non giocò alcun ruolo nell'ambito delle politiche di sterminio contro gli ebrei e le varie altre categorie di perseguitati, non essendo nemmeno a conoscenza di tutti questi fatti, essendone stato volutamente tenuto all'oscuro da Heinrich Himmler e Reinhard Heydrich fino alla fine del 1943. 

Questo imponente saggio produsse varie reazioni: alla benevola accoglienza accordatagli da alcuni storici come John Keegan e Hugh Trevor-Roper, fecero da contraltare le aspre critiche rivoltegli da John Lukacs, Walter Laqueur, Gitta Sereny, Martin Broszat, Lucy Dawidowicz, Gerard Fleming, Charles W. Sydnor e Eberhard Jäckel.
A causa delle violente polemiche, il libro fu in Gran Bretagna uno dei best-seller di carattere storico nell'anno della sua uscita. In una successiva biografia sul feldmaresciallo Erwin Rommel (The Trail of the Fox, 1978), Irving si scagliò contro gli autori dell'attentato a Hitler del 20 luglio 1944, definendoli "traditori", "codardi" e "manipolatori", giustificando completamente la successiva imponente ondata di violenza scatenata da Hitler, nella quale trovò la morte anche Rommel. 

Nel 1981 Irving pubblicò un libro sulla rivolta ungherese del 1956 (Uprising!), dallo scrittore inglese considerata principalmente "una rivolta antigiudaica", a causa del fatto che il regime comunista - per Irving - di fatto era dominato da esponenti ebrei. Il libro venne aspramente criticato, anche a causa di una caratteristica tipica dell'autore, già individuata anche per i suoi precedenti studi: la trattazione assai disinvolta delle fonti, spesso manipolate o addirittura soppresse.

È dal 1988 che Irving iniziò ad esprimersi in senso apertamente negazionista: se nella prima edizione de La guerra di Hitler si poteva leggere in una nota "Io non posso accettare l'idea (...) che non esista nessun documento firmato da Hitler, Himmler o Heydrich che parli dello sterminio degli ebrei", questa frase venne in seguito espunta e già a partire dalla metà degli anni ottanta Irving si avvicinò alle associazioni negazioniste, partecipando come relatore a pubblici incontri di partiti dell'estrema destra tedesca come il Deutsche Volksunion e propugnando l'unificazione di tutti i movimenti neonazisti britannici in un partito chiamato "Focus". Nel 1988, Irving testimoniò a favore del neonazista e negazionista canadese Ernst Zündel, affermando in seguito che Zündel l'aveva convinto del fatto che l'Olocausto non ebbe mai luogo. Dopo il processo, Irving pubblicò in Gran Bretagna il cosiddetto "Rapporto Leuchter": uno studio che pretendeva di dimostrare attraverso una serie di analisi chimiche ed ingegneristiche l'inesistenza delle camere a gas ad Auschwitz e Majdanek.

A cominciare dall'inizio degli anni novanta, Irving sviluppò ulteriormente la sua teoria esposta ne La guerra di Hitler: visto che non si trovava un ordine scritto del dittatore, non solo ciò significava che egli non sapeva nulla, ma che l'Olocausto stesso non aveva avuto luogo. Perciò nell'edizione del libro del 1991, Irving eliminò ogni passaggio che si riferisse ai campi di sterminio tedeschi. A tutto ciò, Irving aggiunse una lunga serie di conferenze e discorsi pubblici, nei quali sempre più si scagliò contro la "menzogna dell'Olocausto", considerando tutta la questione un modo per "avere delle buone compensazioni in denaro" da parte degli ebrei. Contemporaneamente, le espressioni razziste ed antisemite divennero sempre più frequenti ed esplicite.

La successiva causa intentata da Irving contro Deborah Lipstadt, che in un suo libro aveva definito Irving "negazionista" (denier) e "falsificatore" (falsifier), accusandolo di aver falsificato le fonti o di averle deliberatamente ignorate qualora non si attagliassero con i suoi pregiudizi, si risolse in un vero e proprio disastro per Irving. Riconosciuta la fondatezza delle espressioni utilizzate dalla Lipstadt, nonché il fatto che Irving fosse un antisemita, un razzista e un estremista di destra che promuoveva il neonazismo ("he is an active Holocaust denier; (...) he is anti-Semitic and racist, (...) he associates with right-wing extremists who promote neo-Nazism"), il giudice rigettò la causa. I libri di Irving vennero analizzati passo per passo, evidenziandone le molteplici storture e di conseguenza persero ogni valenza di scientificità. Irving - che aveva speso delle somme ingenti per impostare la causa - venne travolto anche finanziariamente, dovendo dichiarare bancarotta nel 2002.
Dopo l'arresto e il carcere, Irving ha parzialmente ritrattato il suo negazionismo.[3]


 
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La Negazione dell'Olocausto: cronologia

Cos'è il Negazionismo

L’Olocausto è uno dei periodi storici meglio documentati. Il termine ?Negazionismo? si riferisce ai vari tentativi di negare la realtà ormai comprovata del genocidio degli Ebrei europei ad opera dei Nazisti. Tra gli argomenti comunemente sostenuti dal Negazionismo vi sono quello che l’assassinio di circa sei milioni di Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale non sia mai avvenuto; che, inoltre, non vi sia prova di una politica o intenzione ufficiale espressa dai Nazisti di sterminare gli Ebrei; e, infine, che le camere a gas nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau non siano mai esistite.

Un’evoluzione più recente di queste teorie è rappresentata dal tentativo di distorcere gli eventi dell’Olocausto, piuttosto che negarli. Tra le distorsioni più comuni vi è quella secondo la quale la cifra di sei milioni di morti tra gli Ebrei non sia che un’esagerazione; una seconda distorsione sositiene che le morti nei campi di concentramento siano state il risultato di malattie o di malnutrizione e non di una politica consapevole di genocidio; infine, che il diario di Anna Frank sia un falso.

La negazione e la distorsione dei fatti dell’Olocausto sono generalmente motivati dall’odio nei confronti degli Ebrei e da essi deriva l’accusa che l’Olocausto sia stato inventato o esagerato dagli Ebrei stessi, come parte di un complotto più ampio per favorire i loro interessi. Questa visione si fonda su stereotipi antisemiti di vecchia data, sulla base dei quali gli Ebrei sono stati ripetutamente accusati di essere al centro di una cospirazione per giungere al dominio del mondo intero; accuse odiose che ebbero però un ruolo fondamentale nel preparare il terreno all’Olocausto.

La Costituzione degli Stati Uniti d'America garantisce la libertà d’espressione; perciò, negli Stati Uniti negare la verità dell’Olocausto o diffondere posizioni basate sull’odio e sull’antisemitismo non è un reato, a meno che non ne scaturisca una concreta e immediata minaccia di atti violenti. Molti altri paesi - in particolare in Europa dove l’Olocausto ebbe luogo - hanno invece approvato leggi che rendono illegali sia la negazione dell’Olocausto sia l’espressione dell’odio razziale.

Nella lista che segue abbiamo riportato, in ordine cronologico, alcuni dei momenti chiave nello sviluppo delle teorie negazioniste.

1942-1944: Per nascondere il massacro degli Ebrei europei, i Tedeschi e i loro alleati, in un’operazione chiamata Aktion 1005, cercano di distruggere le prove delle fosse comuni a Belzec, Sobibor e Treblinka e in migliaia di altri luoghi - in tutta la Polonia occupata dai Tedeschi, in Unione Sovietica, e in Serbia (inclusa Babi Yar) - dove erano avvenute fucilazioni di massa.

1943: In un discorso rivolto ai generali delle SS a Poznan, Heinrich Himmler, Comandante delle SS (Schutzstaffel; Squadre di Sicurezza) del Reich (Reichsf?hrer) sottolinea che le uccisioni di massa degli Ebrei europei devono rimanere segrete e non devono essere documentate o registrate in alcun modo.

1955: Willis Carto fonda a Washington D.C. un gruppo di estrema destra che diventerà molto influente e sarà poi conosciuto come la Lobby della Libertà. Guidata da Carto fino al 
2001, quando andrà in bancarotta, la Lobby della Libertà sostiene l’idea di una nazione americana ?pura? dal punto di vista razziale, e accusa gli Ebrei di essere i responsabili di tutti i problemi che affliggono il mondo in generale e gli Stati Uniti in particolare. Nel 1969 la Lobby della Libertà comincia a pubblicare opere che negano l’Olocausto.

1959: La pubblicazione antisemita Cross and the Flag, (La Croce e la Bandiera), scritta dall’Americano Gerald L.K. Smith, ministro di una congregazione religiosa, sostiene che i sei milioni di Ebrei ritenuti morti durante l’Olocausto siano invece emigrati negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale.

1964: Paul Rassinier, un comunista francese che era stato internato dai Nazisti, pubblica The Drama of European Jewry, (Il Dramma degli Ebrei Europei) nel quale sostiene che le camere a gas siano un’invenzione dell’?establishment sionista?

1966-67: Lo storico americano Harry Elmer Barnes pubblica alcuni articoli nel periodico libertario Rampart Journal sostenendo che gli Alleati, con l'intento di giustificare una guerra d’aggressione contro le potenze dell’Asse, abbiano sovrastimato le atrocità compiute dai Nazisti.

1969: La Noontide Press, una consociata della Lobby della Libertà, pubblica un libro intitolato The Myth of the Six Million. (Il Mito dei Sei Milioni)

1973: Austin J. App, professore di Letteratura Inglese all’Università La Salle di Philadelphia, pubblica un volumetto dal titolo The Six Million Swindle: Blackmailing the German People for Hard Marks with Fabricated Corpses. (La Truffa dei Sei Milioni: il Ricatto ai Tedeschi con Cadaveri Fabbricati ad Arte). L’opuscolo diventerà la base di molti futuri tentativi di negare l’Olocausto.

1976: Arthur R. Butz, professore di Ingegneria alla Northwestern University, pubblica The Hoax of the Twentieth Century: The Case Against the Presumed Extermination of European Jewry (La Truffa del Ventesimo Secolo: il Caso contro il Presunto Sterminio degli Ebrei Europei). Butz è il primo negazionista a utilizzare un preteso rigore accademico per nascondere la falsità di ciò che sostiene. L’Università risponde dichiarando che la posizione di Butz costituisce una vergogna per tutta l’università.

1977: Ernst Zündel, cittadino tedesco residente in Canada, fonda la casa editrice Samisdat che pubblica opere neonaziste, alcune delle quali negano l’Olocausto. Nel 1985 il governo canadese incrimina Zündel per aver diffuso informazioni che sapeva essere false.

1977: David Irving pubblica Hitler's War (La Guerra di Hitler) dove sostiene che Hitler non avesse mai né ordinato né tantomeno consentito il genocidio degli Ebrei europei. Per dare legittimità alle proprie tesi, Irving fa un uso distorto sia delle prove storiche che dei metodi di ricerca universalmente accettati dalla comunità accademica.

1978: William David McCalden (anche conosciuto come Lewis Brandon) e Willis Carto fondano l’Istituto di Revisione Storica (IRS) in California, che pubblica materiali negazionisti e sponsorizza conferenze sullo stesso tema. L’IRS traveste da ricerche accademiche legittime i suoi messaggi razzisti e dettati dall’odio.

1981: Un tribunale francese riconosce colpevole del reato di incitamento all’odio e alla discriminazione Robert Faurisson, un professore di letteratura, per aver definito l’Olocausto una ?bugia storica?.

1984: In un caso diventato una pietra miliare, un tribunale canadese riconosce colpevole James Keegstra, insegnante delle scuole pubbliche, del reato di ?incitamento volontario all’odio contro un gruppo sociale chiaramente identificabile? per aver negato l’Olocausto e sostenuto posizioni antisemite di fronte agli studenti che frequentavano il suo corso di Studi Sociali.

1986: L’otto luglio il Parlamento Israeliano approva una legge che rende illegale la negazione dell’Olocausto.

1987: Il californiano Bradley Smith fonda il Comitato per un Dibattito Aperto sull’Olocausto. Nei primi anni ’90 l’organizzazione di Smith pubblica articoli e annunci pubblicitari a tutta pagina in più di una dozzina di giornali universitari americani, tutti con il titolo ?La storia dell’Olocausto: Quanto di essa è falsa? La necessità di un dibattito aperto.? La campagna orchestrata da Smith rende più indefiniti i limiti che separano lo sfruttamento dell’odio dalla libertà di espressione.

1987: Jean Marie Le Pen, leader del partito francese di estrema destra Fronte Nazionale, sostiene che le camere a gas siano state solo un ?dettaglio? nel vasto panorama della Seconda Guerra Mondiale. Le Pen si candiderà poi alle elezioni presidenziali in Francia nel 1988 arrivando quarto per numero di preferenze ottenute.

1987: Lo scrittore Ahmed Rabi, svedese di origine marocchina, comincia le trasmissioni di radio Islam, che ha base in Svezia. La stazione descrive l’Olocausto come un’invenzione ebraico-sionista. Più tardi, Radio Islam pubblicherà sul proprio sito web i Protocolli degli Anziani di Sion, Mein Kampf e altri testi antisemiti.

1988: Dietro richiesta di Ernst Zündel, Fred Leuchter (autoproclamatosi esperto di metodi di esecuzione) si reca nel centro di sterminio di Auschwitz e più tardi scrive il Rapporto Leuchter: An Engineering Report on the Alleged Execution Gas Chambers at Auschwitz, Birkenau and Majdanek, Poland (Il Rapporto Leuchter: Relazione Ingegneristica sulle Presunte Esecuzioni nelle Camere a Gas di Auschwitz, Birkenau e Majdanek, in Polonia) che verrà usato dai Negazionisti per creare il dubbio che le camere a gas non siano mai state usate nelle uccisioni di massa.

1990: Quando l’Illinois diventa il primo stato a rendere obbligatorio inserire l’Olocausto nei programmi scolastici delle scuole pubbliche, Ingeborg e Safet Sarich protestano pubblicamente ritirando da scuola la propria figlia tredicenne e inviando poi 6.000 lettere a pubblici ufficiali, studiosi, giornalisti e sopravvissuti all’Olocausto nelle quali attaccano le prove storiche definendole solo “voci ed esagerazioni”.

1990: Il Governo Francese emana la Legge Gayssot che rende illegale mettere in dubbio sia l’esistenza che la portata dei crimini contro l’umanità (così come vengono definiti dallo Statuto di Londra del 1945). Questo provvedimento rappresenta il primo, approvato in Europa, che mette esplicitamente fuori legge la negazione dell’Olocausto.

1989: David Duke, sostenitore della supremazia della razza bianca, vince un posto al senato dello Stato della Louisiana. Duke venderà poi opere negazioniste direttamente dal suo ufficio al senato.

1990: Nel corso del processo dello stato del Massachusetts contro Fred Leuchter viene rivelato che Leuchter non aveva mai conseguito la laurea in ingegneria o alcun altro titolo. Leuchter, inoltre, ammette di non avere nessuna preparazione specifica in biologia, tossicologia o chimica, tutte materie cruciali per il suo rapporto del 1988, Leuchter Report, spesso citato come prova da coloro che negano l’Olocausto.

1990: Un tribunale svedese condanna Ahmed Rami a sei mesi di carcere per “istigazione all’odio” e revoca per un anno a Radio Islam la licenza di trasmettere.

1991: L’Associazione degli Storici Americani, la più antica di questa categoria di studiosi, rilascia la seguente dichiarazione: “Nessuno storico serio può mettere in dubbio che l’Olocausto abbia avuto luogo”.

2000: Un tribunale inglese dichiara David Irving un “negazionista attivo”. Irving aveva citato in tribunale la studiosa Deborah Lipstad, dell’Università americana Emory, accusandola di calunnia per il suo testo Il Negazionismo: un Crescente attacco alla Verità e alla Memoria, pubblicato nel 1993.

2005: In un discorso trasmesso in diretta alla televisione il 14 dicembre, il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad definisce l’Olocausto un “mito”

2006: Il governo iraniano sponsorizza una riunione di negazionisti a Teheran, dal titolo “Revisione dell’Olocausto: una visione globale”, e cerca di spacciarla per una conferenza di studiosi.

2007: Il 26 gennaio le Nazioni Unite adottano una risoluzione che condanna la negazione dell’Olocausto. L’Assemblea Generale dichiara il Negazionismo “equivalente all’approvazione del genocidio in ogni sua forma”.

2007: L’Unione Europea approva una legge che rende la negazione dell’Olocausto un crimine punibile con il carcere.

2009: L’inglese Richard Williamson, arcivescovo della Chiesa Cattolica, nega l’esistenza delle camere a gas e minimizza le dimensioni delle uccisioni avvenute durante l’Olocausto. Alla fine il Vaticano imporrà a Williamson di ritrattare la dichiarazione.

2010: In febbraio, Bradley Smith pubblica su Internet il suo primo annuncio pubblicitario contro l’Olocausto, sul sito web del giornale dell’Università del Wisconsin, Badger Herald. Il Web - grazie alla facilità di accesso e distribuzione, alla sua presunta autorevolezza e all’apparente anonimità di cui godono gli utenti - è diventato il canale principale per la diffusione della negazione dell’Olocausto.

it.wikipedia.org

Neonazismo 



Il termine neonazismo è usato in riferimento ai movimenti sociali o politici intenti a far rivivere il nazismo, successivi alla seconda guerra mondiale.
Poiché nell'immaginario collettivo, e anche all'interno dei vari ordinamenti giuridici, il nazismo è considerato un'ideologia da condannare, tali movimenti non usano i termini neonazismo o neofascismo per descrivere se stessi.
Gli ideali e gli atteggiamenti adottati dai gruppi neonazisti possono variare: spesso annoverano l'apologia di Adolf Hitler, l'uso dei simboli della Germania nazista (come la svastica), manifestazioni di antisemitismo e anche di razzismo, in particolare verso gli stranieri.

Nel mondo

Stati Uniti d'America


Dopo la seconda guerra mondiale il movimento neonazista ha avuto una certa diffusione negli Stati Uniti d'America, dove nel febbraio del 1959 fu fondato l'American Nazi Party (ANP), guidato da George Lincoln Rockwell, che ne rimase a capo fino al suo assassinio avvenuto nel 1967. Il neonazismo americano presenta alcune peculiarità rispetto al nazismo originale: ovviamente non sostiene la superiorità della razza ariana, ma in generale della razza bianca. Inoltre all'antisemitismo il nazismo americano unisce l'odio per i neri.
Un'altra organizzazione neonazista americana è Aryan Nation, fondata nell'Idaho negli anni settanta da Richard Girnt Butler. Questo gruppo, è marcatamente cristiano e antisemita, e i suoi adepti hanno come motto "White Power", potere bianco.

Ci sono anche altri gruppi neonazisti negli USA, con nomi e caratteristiche diverse ma tutti simili nell'ideologia. Spesso accanto a questi gruppi viene messo anche il Ku Klux Klan, che ha collaborato in vari periodi con i gruppi neonazisti statunitensi con i quali condivide il razzismo verso la popolazione di colore. Nel corso degli anni i gruppi neonazisti si sono resi protagonisti di manifestazioni e "marce" su alcune città americane, che sono state osteggiate dai cittadini. 

La più famosa fu quella su Skokie, in Illinois, cittadina abitata da una nutrita comunità ebraica, che fu impedita dalla forte reazione della popolazione. I nazisti americani sono ritenuti colpevoli di alcuni omicidi politici, perlopiù a danno di israeliti o afroamericani. Questi gruppi comunque rimangono esigue minoranze nella politica americana e non hanno alcun potere sulla scena politica nazionale.

Partiti dichiaratamente neonazisti