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sabato 27 febbraio 2021

André Rieu : Volare (Migliacci e Modugno, 1958)


LA NOSTRA STORIA MUSICALE

www.angolotesti.it

Volare Testo Domenico Modugno

2-2 minutes

Penso che un sogno così
non ritorni mai più,
mi dipingevo le mani
e la faccia di blu,
poi d'improvviso venivo
dal vento rapito,
e incominciavo a volare
nel cielo infinito.

Volare oh oh

cantare oh oh oh,
nel blu dipinto di blu,
felice di stare lassù,
e volavo volavo
felice più in alto del sole
ed ancora più sù,
mentre il mondo
pian piano spariva lontano
laggiù,
una musica dolce suonava
soltanto per me.

Volare oh oh
cantare oh oh oh
nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù.

Ma tutti i sogni
nell'alba svaniscon perchè,
quando tramonta la luna

li porta con se,
ma io continuo a sognare
negl'occhi tuoi belli,
che sono blu come un cielo
trapunto di stelle.

Volare oh oh
cantare oh oh oh,
nel blu degl'occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù,
e continuo a volare felice
più in alto del sole
ed ancora più su,
mentre il mondo
pian piano scompare
negl'occhi tuoi blu,
la tua voce è una musica
dolce che suona per me.

Volare oh oh
cantare oh oh oh
nel blu degl'occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù,
nel blu degl'occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù
con te..





it.wikipedia.org

Nel blu dipinto di blu


Nel blu, dipinto di blu
ArtistaDomenico Modugno
Johnny Dorelli
Autore/iFranco Migliacci e Domenico Modugno
GenereMusica leggera
Musica d'autore
Esecuzioni notevoliLouis ArmstrongRay CharlesFrank SinatraDalidaThe PlattersFrank ZappaLuciano PavarottiPaul McCartneyStefano BollaniDean Martin
Pubblicazione originale
IncisioneNel blu, dipinto di blu/Nisciuno po' sapè
Data1º febbraio 1958
EtichettaFonit Cetra 15948
Durata3:29
Notevinse il Festival di Sanremo 1958

Nel blu, dipinto di blu,[1] noto anche come Volare, è un brano musicale del 1958 scritto da Franco Migliacci e Domenico Modugno e da quest'ultimo originariamente interpretato. Presentato per la prima volta al Festival di Sanremo 1958 dallo stesso Modugno in coppia con Johnny Dorelli, fu vincitore di quell'edizione e da lì ottenne un successo planetario, fino a diventare una delle canzoni italiane più famose nel mondo e con il maggiore riscontro commerciale. La parola che apre il ritornello, Volare, divenuta identificativa della canzone, è stata depositata alla SIAE come titolo alternativo della stessa. Il brano partecipò anche all'Eurovision Song Contest 1958 classificandosi al terzo posto.

La storia e il testo

Le versioni sulla nascita del testo da parte dei due autori (che hanno creato un lungo sodalizio artistico) sono contrastanti e variano a seconda della ricostruzione del momento: Gianni Borgna le ha raccolte[2], e così si scopre che i primi tempi Modugno sosteneva che l'idea del ritornello Volare, oh oh gli era venuta una mattina osservando con la moglie Franca Gandolfi il cielo azzurro dalla finestra della sua casa di Piazza Consalvi a Roma, mentre Migliacci invece affermava che l'idea era venuta a lui, osservando il quadro Le coq rouge dans la nuit di Marc Chagall[3], e che solo in seguito ne aveva parlato al cantautore pugliese.

In seguito, poi, Modugno affermò che, trovandosi a passeggiare nei pressi di Ponte Milvio con il paroliere, uno dei due (sostenendo di non ricordarsi chi dei due fosse stato) avrebbe pronunciato il verso «Di blu m'ero dipinto», e da lì si sarebbe poi sviluppato il resto del testo.

Ultimamente (vedi riquadro), però, Franco Migliacci ha cambiato versione, sostenendo che la canzone sia nata dopo un incubo notturno.[4]

Quel magico "volo" figlio di un incubo

Il testo di Nel blu, dipinto di blu - visionario volo poetico nell'azzurro che si fa più intenso - è stato scritto - parole del suo autore - nel giorno più nero della sua vita. Può suonare paradossale, ma è figlio di un incubo. La canzone, quindi, non è stata costruita a tavolino ma è stata generata da una reale visione onirica.

Franco Migliacci, talentuoso paroliere degli anni cinquanta-sessanta, ha raccontato senza giri di parole come gli è venuta l'ispirazione per il testo di questa canzone che, va detto, solo in un secondo tempo trovò una sua forma compiuta in grado di farla trionfare al festival sanremese del 1958 e di farne un esempio da portare in giro per il mondo a rappresentare il made in Italy in campo musicale.

Ha detto Migliacci[4]

«Capii subito che avevo scritto qualcosa di importante [...] quando si scrive una canzone, specialmente una canzone d'amore, questa riesce più bella, ha più sapore, se l'autore soffre d'amore.»

Nel giorno in cui la compose - ha ricordato l'autore con malcelata nostalgia - soffriva l"iraddidio". Quanto bastava per fornirgli la chiave di volta di una canzone in grado di apparire a distanza di tempo - all'autore medesimo, ma anche a numerosi appassionati di musica leggera - unica e dal sapore favoloso.

Musicalmente, la canzone rappresenta per convenzione il punto di rottura della musica italiana tradizionale e l'inizio di una nuova era, recependo il nuovo stile portato dagli "urlatori" e mediandolo con un'esecuzione che risente delle influenze swing di importazione statunitense.[5] Se la struttura armonica del brano è ancora di stampo tradizionale, risulta invece innovativo l'arrangiamento.

Incisioni discografiche

La prima incisione realizzata da Modugno è quella del 1º febbraio del 1958, realizzata in concomitanza con il Festival di Sanremo di quell'anno.[6]

In questa prima realizzazione discografica la canzone è arrangiata ed eseguita dal maestro Alberto Semprini con il suo Sestetto Azzurro, che era costituito da Pupo De Luca alla batteriaWalter Beduschi al basso, Mario Migliardi all'organo hammondBruno De Filippi alla chitarraEbe Mautino all'arpa e lo stesso Semprini al pianoforte. La registrazione fu effettuata negli studi della Fonit Cetra di via Meda a Milano.

Semprini aveva anche accompagnato il cantautore pugliese al Festival con il Sestetto Azzurro, dirigendo l'orchestra, e senza dubbio le idee dell'arrangiamento hanno contribuito sia alla vittoria sia al successo.

Nel blu, dipinto di blu/Nisciuno po' sapè
ArtistaDomenico Modugno
Pubblicazione 1958
Durata3:29
Dischi1
Tracce2
GenereMusica leggera
EtichettaFonit
Formati78 giri
Certificazioni
Dischi di diamanteItalia Italia[7]
(vendite: 800 000+)
Domenico Modugno - cronologia

Altre edizioni

Approfittando della vittoria al Festival di Sanremo, la casa discografica di Modugno, la Fonit, mise sul mercato numerose versioni di singoli, in vari formati, ognuna con la canzone ovviamente sul lato A:

  • 45 giri con retro Nisciuno po' sapè SP 30183 ;
  • 45 giri con retro Strada 'nfosa SP 30208;
  • 45 giri con retro Vecchio frack SP 30222 ;
  • 45 giri con retro Lazzarella SP 30223 .

In seguito, ogni volta che il cantautore cambierà casa discografica, inciderà nuovamente il brano con nuovi arrangiamenti e, a volte, con il titolo Volare.

Nel blu, dipinto di blu venne anche inserita nei 33 giri La strada dei successi e Domenico Modugno, oltre che nell'EP (Extended Play) 45 giri Nel blu, dipinto di blu/Mariti in città, tutti pubblicati nel '58.

Le vendite e i premi

In Italia è risultato essere il singolo italiano più venduto nel 1958.

Negli Stati Uniti (pubblicata dalla Decca, DL 8808) è stata prima in classifica per 5 settimane (l'unica volta per una canzone italiana); in totale ha venduto 22 milioni di copie nel mondo[8], ovvero la quinta canzone più venduta, ed è stata interpretata da una folta schiera di cantanti e gruppi, tra cui Dean MartinAl Martino e Gipsy Kings.

Nel 1959 la canzone vinse due Grammy come Canzone dell'anno ("Song of the year") e come Disco dell'anno (Record of the year)[9].

La canzone è utilizzata anche all'inizio dei film The Rum Diary - Cronache di una passione e To Rome with love.

Reinterpretazioni

Le prime cover della canzone si hanno già nello stesso anno della pubblicazione: pochi mesi dopo il festival Fred Buscaglione la incise in un 45 giri, come retro di Cos'è un bacio (Cetra, DC 6883).

Una citazione del titolo è già presente nella canzone "Miss, mia cara Miss" di Totò, nel film Totò a Parigi del 1958.

Nel 1976 il cantante statunitense Al Martino compone una cover destinata alle discoteche del singolo[10].

Nel 1985, sulla scia dell'enorme successo mondiale del Live Aid e di dischi come Do They Know It's Christmas? e We Are the World, realizzati con il contributo dei più affermati artisti internazionali, anche in Italia si volle dare vita ad un'iniziativa analoga, denominata "Musicaitalia per l'Etiopia": l'iniziativa si realizzò in una nuova versione, edita con il sottotitolo Volare, e arrangiata da Maurizio Fabrizio: a interpretata fu invitata una folta schiera di artisti che non ha uguali nella storia della musica italiana. Nell'ordine, gli artisti che cantano un versetto da solista sono: Giuni RussoMaurizio FabrizioRossana CasaleFabrizio De AndréVasco RossiLucio DallaAngelo BranduardiGianna NanniniRiccardo FogliDori GhezziRonMilvaGianni TogniClaudia MoriLoredana Bertè. Nel coro prendono parte: Banco del Mutuo SoccorsoDik DikTony EspositoEugenio FinardiIvano FossatiPatty PravoEnrico Ruggeri. Il singolo tuttavia riscontrò vendite inferiori alle aspettative, nonostante la scelta di Volare fosse stata pensata anche in chiave internazionale.

Nel 1985 il gruppo Ro.Bo.T. la canta a Premiatissima e la incide nell'album Le più belle canzoni di Sanremo.

Nel 1986 David Bowie la include nella colonna sonora del film Absolute Beginners, la cui trama è ambientata nello stesso 1958.

Nel 1991 Barry White realizza una cover della canzone intitolata Volare, traccia numero 5 dell'album Put Me in Your Mix[11].

Nel 1999 il cantante italiano Al Bano ne incide una versione reggae con il cantante tedesco-barbadoregno John Noville, suscitando anche qualche polemica da parte di alcuni fautori della musica italianai[12].

Nel 2000 il duo canadese Tony Conte e Bianca Ortolano interpretano la loro versione per l'album Romances italiennes (Les Disques Star, STR-CD-8125)[13].

Nel 2001 Mina ne incide una personale versione nell'album Sconcerto, interamente dedicato alle canzoni di Modugno. Questa versione si limita alla strofa iniziale e conclude la frase del ritornello subito dopo Volare oh oh, reiterando la nota conclusiva con effetti di sottofondo. Nel 2010 il brano della cantante sarà usato anche per uno spot pubblicitario[14].

Nel 2001 e 2003, nel corso di suoi concerti a Venezia e Roma, Paul McCartney la esegue dal vivo[15][16].

Nel 2006 Eros Ramazzotti e Laura Pausini eseguono la canzone al 56º Festival di Sanremo, nel suo arrangiamento originale, accompagnati dall'orchestra diretta da Celso Valli[17].

Nel 2010 Gianna Nannini realizza un personale reinterpretazione del brano, che include nel suo album Io e te e nel 2014 nell'album Hitalia.

Nel 2011 Emma Marrone incide una particolare versione del brano, che è inclusa nel suo album Sarò libera e, nel gennaio dell'anno seguente, è inserita anche come colonna sonora di chiusura nel film Benvenuti al Nord.

Nel 2015 il crooner italiano Matteo Brancaleoni ne incide un nuovo arrangiamento per Big Band nel suo disco "Made In Italy"[18].

Nel 2016 la cantante Malika Ayane interpreta la canzone come colonna sonora dello spot ufficiale di Alitalia[19].

Lista di artisti che hanno reinterpretato il brano

Classifiche

PaesePosizioneNº settimane
in classifica
Francia117
Norvegia[21]213
Paesi Bassi222
Regno Unito (Official Charts Company)[22]1012
Stati Uniti (Billboard Hot 100)[23]15

Curiosità

Volare è brevemente citata nella serie Tv Cold Case, serie II, episodio 13, Tragica fatalità (Time to Crime).

Note

  1. ^ Migliacci: "Sottolineo la virgola finale perché cambia tutto il senso. Ancora oggi mi chiedono se la virgola c’è o non c’è." Volare oh oh. Intervista a Franco Migliacci.. Gino Castaldo, «La Repubblica», 5 luglio 2007.
  2. ^ La ricostruzione più completa delle varie diverse affermazioni dei due autori si trova nel suo volume Storia della canzone italiana, edito da Mondadori nel 1992, alle pagine 225 e 226
  3. ^ Affermazione che Migliacci fece nuovamente nel 1999; cfr. Nel blu di Modugno l'Italia si mise a cantare. Gino Castaldo, «la Repubblica.it», 19 novembre 1999.
  4. ^ Salta a: a b Intervista andata in onda nel Tg1 delle 20 il 5 luglio 2007 in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita della canzone.
  5. ^ Ezio GuaitamacchiMille canzoni che ci hanno cambiato la vita, Milano, Rizzoli, 2009, ISBN 8817033928.
  6. ^ Discografia Nazionale della Canzone Italiana
  7. ^ https://archive.is/20130420133525/http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-a2fca883-8790-4930-b33c-b66dbf594230.html
  8. ^ Nel blu dipinto di blu, su www.canzoneitaliana.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
  9. ^ Rockol com s.r.l, √ “Nel blu dipinto di blu” 60 anni fa vinse due Grammy. Dopo Domenico Modugno, l’hanno cantata anche..., su Rockol. URL consultato il 10 maggio 2020.
  10. ^ Al Martino - Volare (Nel Blu Dipinto Di Blu), su Discogs. URL consultato il 10 maggio 2020.
  11. ^ 1 febbraio 1958: "Nel blu dipinto" di blu trionfa a Sanremo". Avrà successo nel mondo, su Seietrenta.com, 31 gennaio 2019. URL consultato il 10 maggio 2020.
  12. ^ Crimini, Nel blu dipinto di blu reggae: canta Al Bano, su Repubblica Tv - la Repubblica.it, 29 aprile 2014. URL consultato il 10 maggio 2020.
  13. ^ Tony Conte (2) - Bianca Ortolano - Romances Italiennes, su Discogs. URL consultato il 10 maggio 2020.
  14. ^ Mina canta 'Nel blu dipinto di blu', su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
  15. ^ Paul McCartney sorprende il Lido e intona Volare - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
  16. ^ (ENPAUL mcCARTNEY, su www.dalessandroegalli.com. URL consultato il 10 maggio 2020.
  17. ^ Rockol com s.r.l, √ Sanremo 2006: Ramazzotti e Pausini in duetto sul super classico di Modugno, su Rockol. URL consultato il 10 maggio 2020.
  18. ^ Volare (Nel Blu Dipinto Di Blu) - Matteo BrancaleoniURL consultato il 10 maggio 2020.
  19. ^ ALITALIA - Nel Blu Dipinto Di Blu, su Sugar Music. URL consultato il 10 maggio 2020.
  20. ^ Metallica: a Bologna suonano “Nel Blu Dipinto Di Blu”, su metalitalia.com, 13 febbraio 2018. URL consultato il 1º marzo 2018.
  21. ^ Norwegian charts
  22. ^ DOMENICO MODUGNO | Artist | Official Charts
  23. ^ Domenico Modugno | Billboard

venerdì 5 febbraio 2021

Storia del Latino: la vera pronuncia degli antichi romani

 














La Dea Madre Astarte - MITI ANTICHI

www.sullacrestadellonda.it

Astarte: la Dea Madre

Astarte è una delle divinità più importanti della zona mediorientale. Nota col nome greco antico di Αστάρτη e come עשתרת in ebraico, fu una divinità femminile comune ad ogni nazione semitica. Astarte era considerata la Grande Madre fenicia, la moglie di Adone, qualcosa di molto simile all’ostar babilonese. Non solo, Astarte fu adorata anche dagli egizi col nome di Iside; divenne Afrodite per i greci, Venere per i romani Urania e Cipride. I simboli di questa dea erano numerosi: il leone, ora il cavallo, ora la colomba, in Egitto la sfinge.

Nell’arte iconografica antica viene rappresentata quasi sempre nuda, oppure mentre allatta un bambino, o ancora con delle serpi in mano. Lei è anche la Cibele, dea asiatica dell’agricoltura. In ogni cultura antica ed in ogni tempo, Astarte rappresenta la signora, l’esempio di donna, simbolo di fertilità e di bellezza. Considerata la dea Madre per eccellenza, raffigurata nella terra, come genitrice di tutti gli esseri viventi e come sposa del dio Baal, la dea Astarte viene anche associata nel culto alla divinità maschile. In molti culti mediorientali Astar veniva associata ad altri dei. In Siria il suo culto si inserì nel contesto della prostituzione sacra, specialmente in Siria. La dea madre, o dea nuda, dal fatto che nella maggior parte delle raffigurazioni essa appare senza vestiti, è la più ancestrale figura di dea donna. Nella Bibbia il riferimento a lei è quasi sempre accompagnato dalla descrizione di culti pagani e di idolatria.

giovedì 4 febbraio 2021

LA "FAVOLA" DELLA SCOPERTA DELL'AMERICA

 

Le varie falsità sulla storia come noi la conosciamo. Mia domanda pubblicata ed a cui hanno risposto su El Dorado, argomento che ho trattato anche nel blog dei misteri.