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domenica 21 luglio 2019

Un'arma micidiale : la balestra. Esibizione balestrieri di Pisa

I balestrieri di Pisa e Genova  avevano una grande reputazione tanto che, Riccardo Cuor di Leone, li ingaggiò nella prima crociata nella battaglia di Giaffa. In questa occasione si usò il tiro continuo, cioè una fila di balestrieri tirava mentre quelle dietro ricaricavano; dopo il tiro la prima fila passava dietro e avanzavano gli altri pronti al tiro così come la fila dopo in modo da attaccare in maniera continua. Nei quartieri di Pisa si assoldavano compagnie di balestrieri per difendere le mura da un eventuale attacco nemico. Potevano essere reclutati tutti coloro nella fascia di età dai 15 ai 70 anni donne comprese (purtroppo la parità dei sessi valeva solo se c'era da rischiare la vita).

La nostra città, in particolare nel periodo medievale, ha avuto periodi di fama e di gloria in quanto era una realtà molto temuta in mare ed in terra e quindi ricca di momenti di vita comunitaria che la rendevano grande.
Uno di questi era l'attività delle Compagnie Balestrieri; infatti sin dal 1142 vi erano nel territorio pisano varie Compagnie di Balestrieri che avevano la consuetudine di ritrovarsi per l'addestramento nelle piazze della città anche in tempo di pace.
Ciascuna di queste Compagnie aveva un proprio capitano, nominato dai reggenti della città, che aveva il compito di addestrare nell'uso delle armi e nei tiri i balestrieri.
In questo modo si teneva addestrato e ben preparato il forte esercito pisano che aveva proprio nei balestrieri il nucleo più importante.
Era così diffusa la maestria dei balestrieri pisani e dei costruttori locali di macchine da guerra (genieri) che nel 1158 l'Imperatore Federico chiese ed ottenne da Pisa una schiera di Balestrieri e di 'genieri'.
Alcune 'croniche' riferiscono di esercitazioni con la partecipazione di oltre 4000 uomini (Ferretto 1322), numero veramente notevole ed imponente per quei tempi.
I vecchi quartieri, in cui era stata suddivisa la città, avevano le proprie formazioni di balestrieri e nel 1342, i balestrieri di solo due quartieri, andarono alla conquista di Lucca unitamente ad altri volontari, ed ebbero ragione, così risulta dalle cronache del tempo, su ben 3100 cavalieri e 20000 fanti nemici.
Si tramanda inoltre che ogni anno e spesso più volte all'anno, si disputavano 'i palii' che evidenziavano il livello di preparazione di questi volenterosi, che hanno conquistato posti di onore e di gloria nelle pagine della Storia di Pisa.
Senza temer smentite possiamo affermare che in Pisa si ebbero i primi raggruppamenti, da cui derivarono le Compagnie, riconosciuti ufficialmente dalle Autorità cittadine con propri e Statuti e che fu proprio Pisa il punto di riferimento più importante per la diffusione del 'tiro alla balestra', arma potente e micidiale per quell'epoca.
Basterà infine ricordare la battaglia di Montecatini 29 Agosto 1315, ove Uguccione della Faggiola, grazie ai balestrieri, riuscì a riportare una grande e memorabile vittoria sull'esercito fiorentino. Il tempo passa veloce e così giungiamo ai giorni nostri, e nell'Agosto del 1977 fu eletto il primo Consiglio Direttivo e così la Compagnia Balestrieri di Pisa iniziò il suo cammino ufficiale.
Nel 1984 la Compagnia Balestrieri di Pisa iniziò incontri con le Compagnie di Terra del Sole ed Assisi e fu quella che prospettò e collaborò, in modo determinante, alla realizzazione di un organismo nazionale di coordinamento che fosse aperto a tutte le formazioni di balestrieri che avrebbero liberamente inviato la propria adesione.
Questo si concretizzò il 18 Ottobre 1986 quando, nel castello di Terra del Sole, fu solennemente sottoscritto un rogito notarile, atto costitutivo della Lega Italiana di Tiro Alla Balestra (LITAB).

LA BALESTRA : UNA MICIDIALE ARMA DI MORTE
La balestra riusciva a perforare le armature dei fanti. Già a 80 metri riescono a centrare un bersaglio (visto io stesso) ma potevano avere anche una gittata di 200 metri. Quando si era colpiti dal dardo, anche una normale ferita portava alla morte per infezione dato che gli antibiotici non esistevano.
BALESTRIERI IN SFILATA. NELL'ULTIMO VIDEO UNA BALESTRIERA SI PREPARA A COLPIRE IL BERSAGLIO. IN CASO DI ATTACCO ANCHE LE DONNE ERANO CHIAMATE ALLE ARMI. 










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